(Adnkronos) – Ambienti e stili di vita inadeguati, diete incongrue, terapie antibiotiche o comunque basate sulla contemporanea assunzione di farmaci diversi, possono compromettere la salute del tratto gastrointestinale dell’uomo alterando, di conseguenza, la composizione della sua ‘flora batterica’. E proprio riferendosi a quest’ultima, agli inizi del 1900 lo scienziato russo Elie Metchnikoff rese popolare l'idea di "dis-simbiosi" o "disbiosi", che descrive uno squilibrio nell’ecosistema gastrointestinale. La perdita dell’equilibrio microbico porta alla proliferazione di batteri opportunisti, o ‘cattivi’, e mitiga gli effetti dei batteri ‘buoni’ necessari per la salute non solo dell’intestino ma dell’intero organismo. Negli anni a seguire, lo sviluppo e la messa a punto di nuovi metodi d’analisi del microbiota intestinale, fondati sulla individuazione del suo specifico patrimonio genetico, ne ha permesso una caratterizzazione dettagliata e completa e, conseguentemente, una possibile correzione pianificata attraverso strategie integrative, tanto nutrizionali quanto pro- pre- e post-biotiche, il più possibile mirate e personalizzate. Ma che differenza c’è tra un PRE-biotico, un PRO-biotico e un POST-biotico? A non conoscerne le diversità, peraltro profonde, si corre il rischio di confonderne, oltre che la nomenclatura, anche la composizione, il ruolo strategico e le specifiche funzioni. E come si somministrano? Si prendono insieme, in rapida successione, oppure distanti e separati tra loro? E uno vale l’altro, oppure la loro scelta risponde ad una logica precisa e tutt’altro che improvvisata? E’ questo il tema intrigante ed attualissimo della prossima puntata di “Fermenti, il segreto della vita“, la rubrica online condotta dall’immunologo Mauro Minelli della Fondazione per la Medicina Personalizzata e che, collaborazione con ADNKronos Salute, verrà proposta venerdì 20 ottobre a partire dalle ore 15. "https://www.ultimora.eu/wp-content/uploads/2023/10/fermenti_promo_16.mp4"—altrowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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